"Care ti siano queste parole
che la mia bocca ora ti canta, Signore:
...Gemito sei dell'intera natura
il desiderio che ci fa verticali:
passione di esistere di tutte le vite."

                      David Maria Turoldo


Il perché del Concerto

di Giulia Pasquazi Berliri  

La gioia è contagiosa, la buona musica appassiona, i giovani hanno una carica di entusiasmo coinvolgente: tre ingredienti che non hanno bisogno d’altro per determinare partecipazione ed interesse!
Avendo avuto modo di costituire e affiancare un gruppo musicale giovanile coeso e professionale - dove i protagonismi e gli esibizionismi individuali lasciano il posto alla condivisione e alla comunanza dell’impegno nel solo interesse della musica – pensare ad una esecuzione inneggiante al cielo è stata una scelta spontanea ed immediata.
Così ho portato avanti questa volontà "istintiva" che ha, per contro, trovato una entusiastica risposta e immediato slancio da parte dei coristi e dei musicisti.
Il loro impegno è iniziato l’indomani stesso con quell’energia stimolante che soddisfa e dà soddisfazione. I brani di invocazione e di lode costituiscono un patrimonio distintivo della musica sacra e, pertanto, individuarne taluni fra i più significativi è stato davvero facile.

FarfallaQuest'anno il simbolo di questa nuova avventura musicale è una farfalla perchè come farfalle i giovani sono per loro natura e per il loro entusiasmo spinti a volare in alto e, pertanto, le loro ali devono poter essere libere di muoversi verso sensazioni, esperienze e conoscenze nuove. Solo così potranno sfuggire alla banalità degli schemi che troppo spesso la vita impone... che scelgano liberi la loro strada e che questo volo li conduca sempre più in alto e conservi il suo incanto il più a lungo possibile.

"Nascere a primavera, morire con le rose,
sulle ali di uno zefiro nuotare nella luce,
cullarsi in grembo ai fiori appena schiusi,
in una brezza pura di profumi e d'azzurro,
scuotere, ancora giovane, la polvere alle ali,
volare come un soffio verso la volta infinita:
ecco della farfalla il destino incantato!
Somiglia al desiderio che non si posa mai,
che mai si sazia, ogni cosa sfiorando
per poi tornare al cielo, in cerca di piacere.
"
                              Alphonse De Lamartine


Programma del concerto

Il concerto si compone di due parti: la prima nella quale verranno eseguiti dei brani di invocazione e preghiera tratti da opere liriche, la seconda dedicata esclusivamente a brani alleluiatici, dei quali anche uno di recente partitura ed uno ortodosso.

Prima parte


Giuseppe Verdi (1813-1901)

La Vergine degli Angeli
da "La Forza del destino"

Siamo vicino a Velletri e nei pressi del Monastero degli Angeli, il frate laico Melitone distribuisce la minestra ai poveri. Giunta al monastero, la giovane Leonora de Vargas, fuggita di casa per amore di Alvaro, dopo mille affanni e duelli a causa del loro contrastato amore decide di affidarsi alla Vergine, pregando perché i propri peccati siano perdonati. Quindi chiede un colloquio al Padre Guardiano , cui rivela la propria identità e il desiderio di espiazione. Il padre, indulgente e comprensivo, vero tipo di evangelica mansuetudine e d'incrollabile fede l'avverte però che la vita che l'attende è piena di stenti e cerca di convincerla per l'ultima volta a ritirarsi in convento invece che in una misera grotta. Constatando la fiduciosa costanza di Leonora, tuttavia, acconsente al volere di lei e, consegnatole un saio, chiama a raccolta i monaci che, maledicendo chiunque oserà infrangere l'anonimato dell'eremita, si rivolgono in coro alla Madonna.



Arrigo Boito (1842-1918)

Ave Signor (dal Prologo in cielo)
dal "Mefistofele"

Nell'entusiasmo per le tematiche della cultura germanica, tanto care alla "scapigliatura" della quale Boito era un esponente, quale testo meglio del Faust poteva servire alla realizzazione dell'ambizioso progetto di rinnovamento dell'opera italiana? L'opera si apre con un luminoso 'Prologo in cielo' (ampi squarci corali e sinfonici), nel quale echeggiano dietro la nebulosa i cori della prima falange celeste (l'ordine superiore della gerarchia angelica: serafini, cherubini, troni) che inneggiano al Signore (Ave signor degli angeli e dei santi). A questo inno di lode farà seguito il pungente recitativo di Mefistofele "Ave Signor, perdona", con cui sfida il Creatore, ripromettendosi di indurre in tentazione il vecchio Faust.



Pietro Mascagni (1863-1945)

Regina Coeli; Inneggiamo, il Signor non è morto.
dalla "Cavalleria Rusticana"

L'opera di Mascagni si rifà all'omonima novella di Giovanni Verga. La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di Pasqua e la preghiera "Inneggiamo, il Signor non è morto, | Ei fulgente ha dischiuso l'avel, | inneggiamo al Signore risorto! | oggi asceso alla gloria del Ciel!" viene cantata sulla piazza all'ingresso della chiesa, mentre al suo interno risuona il Regina coeli. Il testo della preghiera fu scritto dai librettisti Guido Menasci e Giovanni Targioni-Tozzetti.



Richard Wagner (1813-1883)

Coro dei pellegrini
dal "Tannhäuser"

Il Coro dei pellegrini in marcia per Roma per incontrare il papa è contenuto nel primo atto dell'opera wagneriana, nata su libretto scritto dal musicista stesso basandosi su due leggende medievali con l'aggiunta di personaggi e situazioni originali. La prima leggenda risale a un racconto del XIII secolo che parla della tenzone dei cantori d'amore tedeschi, alla Wartburg, la dimora del langravio di Turingia; la seconda è una leggenda popolare del XIV secolo che riguarda il giovane cantore Tannhäuser e la dea Venere. Il Coro inserito nell'opera è quello del corteo di pellegrini in marcia verso Roma che Tannhäuser incontra poco dopo aver lasciato Venere perché desideroso di tornare nel mondo. Infatti, amor sacro e amor profano si scontrano in una contraddizione insanabile nel cuore di Tannhäuser, che vorrebbe riunirle nell'amore che prova per Elisabeth e per cui tenta la redenzione con il pellegrinaggio a Roma, dopo esser sfuggito a morte sicura per l'intercessione della futura santa e martire.



Gioacchino Rossini (1792-1868)

Dal tuo stellato soglio
dal "Mosè"

L'Egitto è avvolto nella sua penultima piaga: le tenebre. Il Faraone decide di chiamare Mosè per far cessare il flagello. Dio rende di nuovo la luce all'Egitto tramite la verga di Mosè. Faraone annuncia la sua decisione di lasciare liberi gli ebrei, ma a causa dell'attacco di Madianiti e Filistei, la partenza è rimandata. Mosè, irato, minaccia la morte di tutti i primogeniti egiziani, e viene fatto arrestare. Osiride vuole farlo uccidere ma viene colpito da un fulmine e muore. Gli ebrei stanno pregando "Dal tuo stellato soglio Signor, ti volgi a noi! Pietà de' figli tuoi! Del popol tuo pietà!" sulle rive del mar Rosso quando giunge la notizia che l'esercito di Faraone si sta avvicinando. Mosè calma tutti, e apre un varco tra le acque.





Seconda parte



Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Osanna in excelsis
dalla Mass in B-minor



Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Gloria
dalla Coronation Mass in C-major K317



Georg Friedrich Haendel (1685-1759)

Halleluja
dal Messiah



Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741)

Gloria
RV 589



Leonard Cohen (1934 - ha scritto e musicato questo brano nel 1984)

Hallelujah
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Dmytri Stepanovych Bortniansky (1751-1825)

Inno dei Cherubini n°7
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Il Concerto